Sindaco di Cesena in trincea: “Primo, non dimenticare. E poi completare le opere”

Cesena, 13 maggio 2025 – Dell’appannaggio di risorse per far fronte alla ricostruzione dopo la tragica alluvione del 16-17 maggio 2023, il sindaco di Cesena (e presidente della provincia di Forlì-Cesena) Enzo Lattuca ha fatto una ragione vitale dell’azione amministrativa nel primo e secondo mandato.

Sindaco Lattuca, che cosa le suggerisce la celebrazione del secondo anniversario della catastrofe?
“L’esigenza di fare memoria di quei giorni e di come si è lavorato duramente per venirne fuori. La città si appresta a vivere una serie di eventi proposti dal Comune dal titolo ’Un fiume di persone’. In queste giornate faremo anche il punto sugli interventi di ripristino e messa in sicurezza progettati, avviati e, in molti casi, già eseguiti dall’amministrazione comunale sulle infrastrutture stradali danneggiate”.
Quali opere sono state realizzate?
“Si tratta di interventi strutturali e naturalistici che hanno interessato il territorio collinare e di lavori di ripristino di edifici pubblici colpiti da acqua e fango. Abbiamo utilizzato i finanziamenti governativi attraverso le ordinanze commissariali e le donazioni di cittadini e imprese sugli interventi non coperti. Sul versante assicurativo, siamo tra i Comuni che hanno già chiuso la partita. Ma non è finita, bisogna proseguire l’opera”.
Non è finita per che cosa?
“Il lavoro da fare ancora è tanto e impegna i nostri uffici. È questo il caso dei ripristini in collina con le frane da sistemare e di tutti gli interventi che, ad oggi, non sono stati finanziati. In particolare le opere indifferibili riguardano la sicurezza idraulica ed idrogeologica. Intanto abbiamo avviato le opere sul fiume e Savio e i cantieri finanziati dal Pnrr”.
Quali sono le opere indifferibili?
“Non sto parlando di tronchi e fogliame da rimuovere, il problema è ben più complesso. Di fronte alle precipitazioni che ormai abitualmente ogni settimana generano danni ingenti in tutt’Italia, provocate dal cambiamento climatico, bisogna realizzare sistemi di protezione vicino ai corsi d’acqua”.
Lei non è stato tenero nel giudizio sull’operato dell’ente finanziatore, il Governo.
“All’inizio il Governo ha tentennato, c’è stata la nomina ritardata del commissario straordinario e Fratelli d’Italia ha provato a utilizzare strumentalmente il tema dell’alluvione per le elezioni prima comunali, poi regionali. Un boomerang”.
L’on. Buonguerrieri sostiene che è la Regione Emilia-Romagna a dovere fare autocritica sulle opere di prevenzione.
“Tutte le risorse che sono state assegnate sono state utilizzate in tempi brevi. I cittadini lo hanno appurato. Noi non ci fermeremo, anche nel chiedere altre risorse. Siamo soddisfatti di come procede il lavoro ma non seduti”.
Per risolvere strutturalmente il problema degli interventi regionali, punge ancora l’on. Buonguerrieri, serve una amministrazione di centrodestra.
“L’ennesimo esempio di come Fratelli d’Italia non perde occasione per strumentalizzare a fini di propaganda un tema così serio come l’alluvione”.
Sindaco Lattuca, qual è l’immagine dell’alluvione che non potrà dimenticare?
“Gli albori della ricostruzione con la città operosa in mezzo al fango”.
İl Resto Del Carlino